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La civiltà fuorilegge: storia del banditismo sardo
In: Storia, biografie, diari
In: Storie generali eparticolari
Il banditismo sardo: la civiltà fuorilegge
In: Testimonianze fra cronaca e storia 70
Pobreza y mercado de trabajo en la Mendoza urbana. Una mirada longitudinal y estructural (2003-2020)
In: De prácticas y discursos: cuadernos de ciencias sociales, Band 11, Heft 18
ISSN: 2250-6942
El presente trabajo aborda la problemática de la pobreza para el aglomerado de Gran Mendoza desde una perspectiva estructural, a partir de la asociación entre los cambios ocurridos en la pobreza por ingresos y las características del mercado de trabajo. Si bien existen numerosos estudios sobre pobreza a nivel nacional, el objetivo de este artículo es contribuir al análisis de la problemática de manera más desagregada y efectuar un aporte a los estudios regionales. A partir de los datos de la Encuesta Permanente de Hogares del Instituto Nacional de Estadística y Censos, y de la metodología de empalme e ingresos imputados desarrollada por Poy, Tuñón y Sánchez (2021), se presenta, por primera vez, una reconstrucción de la serie histórica de la evolución de la pobreza en el Gran Mendoza para el período 2003-2020. Según el enfoque estructuralista asumido, el análisis del mercado de trabajo y sus transformaciones constituye un punto central para caracterizar las condiciones de vida de la población, por ello se analizan los factores laborales asociados a la evolución de la pobreza. Para dar cuenta de las características de la estructura laboral, se retoma la tradición metodológica que utiliza la clasificación sectorial propuesta por el Programa Regional de Empleo para América Latina y el Caribe (Poy, 2019; Salvia, 2012; Salvia <em>et al.,</em> 2019; Salvia y Vera, 2010).
Violences faites aux animaux. Littérature et société à l'âge romantique
In: Parlement(s): revue d'histoire politique, Band HS 17, Heft 3, S. 21-36
ISSN: 1760-6233
La violence animale n'échappe pas aux observations de la littérature romantique. Au lendemain de la Révolution française, la tension entre les beaux quartiers de Paris et les faubourgs trouve une expression symptomatique dans le traitement réservé aux bêtes, et en particulier aux chevaux. Les sévices infligés aux animaux voués à l'équarrissage ont marqué les contemporains de Balzac et la littérature témoigne de cette violence à la fois visible et invisible. Symbole de la condition animale, l'équarrissage de Montfaucon est un lieu de répulsion et de fascination qui alimente l'imaginaire littéraire.
Una storia a intermittenza. Genesi, sviluppo e prospettive delle relazioni tra Italia e Corea nel contesto internazionale dal 1884 a oggi
All'interno di questo lavoro saranno esposte le origini e l'evoluzione storica delle relazioni tra Italia e Corea, con particolare attenzione ai rapporti sviluppatisi a partire dal 1953, anno conclusivo della guerra di Corea, con la Repubblica di Corea, meglio conosciuta come Corea del Sud. Nel primo capitolo di tale lavoro, vengono sommariamente ricostruiti la nascita del "Paese del Calmo Mattino" e i vari passaggi che, in seguito, portarono allo sviluppo delle prime relazioni tra questo e l'Italia. Sono oggetto di particolare attenzione, in questo contesto, i trattati istitutivi delle relazioni bilaterali, nonché le impressioni e le analisi di Carlo Rossetti, secondo console italiano in Corea; attraverso i propri lavori e le proprie documentazioni, infatti, esso seppe per la prima volta fornire agli italiani una visione più chiara e più precisa di una società, quella coreana, ancora oggi misteriosa per una parte maggioritaria dell'opinione pubblica e della stessa accademia italiana. Sono infine analizzate le cause dell'interruzione dei rapporti e le vicende della penisola coreana durante l'occupazione nipponica. Il secondo capitolo è invece interamente dedicato alla guerra di Corea e al ruolo fondamentale ma ancora poco conosciuto che l'Italia svolse durante tale conflitto. Oltre ai prodromi della vicenda internazionale e coreana, viene analizzato il denso dibattito parlamentare che ebbe luogo in Italia durante gli anni '50 e che vide il governo, guidato da Alcide De Gasperi, scontrarsi con le differenti opinioni dei più importanti esponenti della sinistra italiana,tra i quali ricordiamo Pietro Nenni e Palmiro Togliatti. Viene, in particolare, ripercorso l'iter che portò alla decisione di inviare in Corea l'Ospedale numero 68, nonché la missione, la struttura e l'attività di quest'ultimo. La ricostruzione di questa vicenda, a sua volta, viene legata all'analisi della Dichiarazione Congiunta tra l'Italia e la Corea del Sud del 1959 che consentì la ricostruzione delle relazioni diplomatiche, nonché lo stabilimento dei riconoscimenti ufficiali. Il terzo capitolo si concentra, invece, sugli sviluppi e sul rafforzamento della cooperazione a partire dagli anni '60. Sono, in questo contesto, analizzati tutti i documenti relativi ai principali ambiti di cooperazione, in particolar modo i settori dell'economia, della difesa, della politica internazionale, della cultura, della ricerca e dell'applicazione scientifica. Particolare risalto, in questo ambito, viene dato alla visita in Italia dell'allora presidente sudcoreana, Park Geun-hye, in occasione del 130° anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche. Il quarto capitolo, infine, ha l'obiettivo di analizzare i più recenti sviluppi, con particolare attenzione agli ultimi incontri tra il presidente sudcoreano Moon Jae-in e i massimi esponenti della politica e delle istituzioni italiane, tra i quali il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e infine Papa Francesco. Vengono inoltre esaminate le prospettive future in relazione alla riunificazione coreana, prendendo in considerazione le varie posizioni presenti all'interno del governo italiano. In conclusione, viene esposta una piccola riflessione finale sul senso dello sviluppo storico dei rapporti tra i due Paesi, nonché sull'attuale dibattito bilaterale relativo alle tendenze e alle sfide della politica globale.
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Women's presence in contemporary Italy's environmental movements, with a case study on the Mamme No Inceneritore
In: Genre & histoire: la revue de l'Association Mnémosyne, Heft 22
ISSN: 2102-5886
Women and Environmental Justice in Contemporary Italy: the case of "Mums against Incinerator" and "Castenedolo's Mums" ; Donne e Giustizia ambientale nell'Italia contemporanea: i casi delle Mamme No Inceneritore e delle Mamme di Castenedolo
This contribution aims to study two female ecologist committees: Mums against Incinerator (Florence) and Mums of Castenedolo (Brescia). I have chosen to enquiry into the specificities of those two groups, through dedicated interviews, in order to understand if they could be included in the environmental justice movement, with 'made in Italy' features. I have also intended to bring to surface the ways in which such interviewed activists place themselves in their political performance and in particular, the perception of their gender role inside the group they belong to. ; Questo contributo mira allo studio di due comitati di mamme costituitesi in difesa dell'ambiente: le Mamme no Inceneritore di Firenze e le Mamme di Castenedolo. Mi sono proposta di indagare le specificità di questi due gruppi attraverso delle interviste mirate, per capire se essi possano essere annoverati nel movimento per la giustizia ambientale, con caratteristiche made in Italy. Ho voluto inoltre far emergere il modo in cui le attiviste che ho intervistato si posizionano nella pratica politica che hanno intrapreso, in particolar modo la percezione del loro ruolo di genere all'interno del gruppo di appartenenza.
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Parità di genere e conciliazione fra tempi di vita e di lavoro
Nella società contemporanea, sia al livello nazionale sia europeo, la questione della conciliazione tra vita- lavoro rappresenta un tema di grande attualità, una sfida fondamentale e rilevante per le politiche sociali, del lavoro e delle pari opportunità. La Commissione Europea, definisce la Conciliazione di vita lavorativa e familiare come "l'introduzione di sistemi che prendono in considerazione le esigenze della famiglia, di congedi parentali, di soluzioni per la cura dei bambini e degli anziani, lo sviluppo di un contesto e di un'organizzazione lavorativa tali da agevolare la conciliazione delle responsabilità lavorative e di quelle familiari per le donne e gli uomini". Con il concetto di conciliazione s'intende nello specifico il tentativo concreto di trovare un equilibrio e un'armonizzazione tra vita familiare e vita lavorativa, facendo in modo che sfera privata e professionale non siano più ambiti contrastanti e paralleli, bensì territori incrociati e reciprocamente dipendenti. Con il seguente elaborato vorrei innanzitutto chiarire cosa s' intenda per parità di genere, come si sia evoluto il concetto di famiglia nel corso degli anni e la posizione della donna che, alla fine di una lunga e tormentata fase di emancipazione, ricerca un suo specifico ruolo sociale che la sostenga nelle sue aspirazioni di realizzazione sul piano personale, nonché il necessario rinnovamento e mutamento di prospettiva nell'impostazione delle politiche sociali e del lavoro.
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«Questi nuovi diritti» PCI e PSI nel dibattito sulla protezione sociale (1944-1948)
Questa ricerca si concentra sul dibattito di PCI e PSI intorno alla creazione di un moderno welfare state in Italia nel primissimo secondo dopoguerra. Per ricostruire tali discussioni ci si è avvalsi della documentazione prodotta (verbali, relazioni, studi) da precise commissioni di studio su lavoro e previdenza sociale istituite in seno alla Consulta Nazionale, al Ministero per la Costituente, al Ministero del Lavoro e della previdenza sociale e dall'Assemblea Costituente e dei contributi attraverso la stampa ufficiale dei partiti. Si è tentato di tratteggiare dunque la concezione dei diritti sociali di comunisti e socialisti, individuando come, aldilà di una sostanziale impreparazione in merito del personale politico dell'epoca, vi fosse la propensione a delineare uno stato sociale che si fondasse su un impianto lavoristico-occupazionale anziché universalistico, e come si sia verificata un'implicita delega alla CGIL, che ha fatto in modo si spostasse l'asse della lotta per la rivendicazione dei diritti sociali da un piano politico ad uno strettamente sindacale con pesanti conseguenze per le future sorti dello Stato sociale in Italia.
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La emergencia de los partidos de masa
In: Revista mexicana de sociología, Band 43, Heft 3, S. 1065
ISSN: 2594-0651